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Abbazia di Santa Maria Assunta a Cončo Colle di Val d'Elsa

CHIESE E MONASTERI

Abbazia di Santa Maria Assunta a Cončo

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RECAPITI E ORARI

Abbazia di Santa Maria Assunta a Cončo
Loc. Badia a Coneo 53034 Colle di Val d’Elsa

Telefono 0577.959068


Biglietto da visita (vCard)


Situata nei pressi dell'incrocio tra il tracciato collinare della via Francigena e la via Volterrana venne fondata intorno all'anno 1000 e fin da subito adottò la regola benedettina.L'aggregazione alla riforma vallombrosana avvenne tra il 1073 e il 1076.Dopo il passaggio all'ordine vallombrosano si decise di innalzare una nuova chiesa abbaziale, chiesa la cui costruzione iniziò sicuramente dopo il 5 maggio 1108 e che venne intitolata a Santa Maria e consacrata nel 1124 alla presenza dei vescovi di Volterra, di Anagni e di Acqui. Il vescovo di Volterra era anche il proprietario del monastero e sappiamo cha alla metà del XII secolo era retto da un abate di nome Ugo[4] che venne confermato nel suo ruolo il 23 aprile 1179 da papa Alessandro III e nel 1195 l'abate si chiamava Ildebrando.Nel 1254 per ripianare i debiti contratti dal vescovo volterrano nei confronti dei banchieri senesi l'abbazia di Conèo fu costretta a dare in pegno a quest'ultimi i suoi beni ma nonostante ciò alla fine del XIII secolo le rendite dell'abbazia erano ingenti del tutto paragonabili ad altri ricchi monasteri valdelsani.Tra il XIV e XV secolo l'abbazia iniziò a decadere e fu data in commenda ma non fu un'ottima scelta,nel 1576 la vecchia badia era diventata una parrocchia da cui dipendevano 30 famiglie per circa 150 abitanti.Gli abitanti della parrocchia di Coneò erano in costante aumento tanto che alla metà del XVIII secolo si ritenne necessario effettuare dei lavori di adeguamento che interessarono sia l'interno che l'esterno. La chiesa venne totalmente restaurata tra il 1920 e il 1922 , in quell'occasione col contributo economico del comune di Colle vennero rimosse tutte integrazioni barocche e l'edificio fu riportato allo stile romanico.
All'edificio della chiesa, consistente in una navata rettangolare con transetto absidato coperto a volta con una cupola sulla crociera.
La facciata presenta un portale architravato con arco a tutto sesto con la ghiera decorata a rosette e cordone inserito in una finta galleria pensile composta da cinque arcate poggianti su colonne concluse da capitelli decorati con figure antropomorfe e da mensole scolpite con figure zoomorfe. Ai margini della facciata sono collocate due semicolonne concluse da capitelli ungulati. L'ordine superiore della facciata è stato profondamente alterato con gli ultimi restauri visto che prima vi si apriva una bifora sovrastata da un campanile a vela. Dall'esterno l'unico fianco perfettamente visibile è quello settentrionale in cui si aprono tre monofore con archivolto in bicromia poste a distanza regolare. In alto la fiancata è coronata da una serie di archetti monolitici decorati a foglie di palma sostenuti da mensole decorate a figure antropomorfe quali teste maschili collegate da festoni, sopra alla quale è posta la cornice decorata con foglie e racemi. Al transetto sinistro, a cui in un'epoca imprecisata venne addossata una costruzione oggi ridotta a rudere, presenta una monofora a colonnine con arco bicromico e davanzale scolpito a rosette inquadrata tra due lesene, la monofora è molto simile a quelle presenti nella chiesa di Cellole e nella chiesa di Cedda. La zona della tribuna ha un aspetto molto simile a quello della cattedrale di Sovana o di altre abbazie maremmane ed è caratterizzata dal volume dell'abside centrale e dalla bassa struttura che contiene quelle laterali come nella pieve di Mensano. Il coronamento della curva absidale è simile a quello delle fiancate ma qui è arricchito da una serie di testine poste sotto gli archetti e da rosette e intrecci viminei nella cornice. In corrispondenza di ognuna delle tre navate si aprono altrettante monofore con archivolto monolitico a doppio sguancio. Il paramento murario della parte bassa della zona absidale è realizzata a bozze di pietra e probabilmente appartiene ad un edificio preesistente. Tutto l'edificio è sovrastato dal tiburio ottagonale che contiene la cupola coperta con un tetto a piramide, presenta una sola apertura ad occhio molto stretta ed è decorato da racemi e archetti pensili poggianti su mensole antropomorfe alternate a piccole colonne.
L'interno della chiesa è a croce latina sul tipico modella della chiese vallombrosane e in questo causo è simile a quello della Badia a Coltibuono e alla Badia Berardenga Lo spazio tra l'aula e il presbiterio con i transetti e separato da un arcone poggiante su semicolonne pensili, motivo tipico delle chiese vallombrosane. La zona del presbiterio è suddivisa in tre sezioni ben distinte: le due sezioni laterali formate dai bracci dei transetti che presentano una volta a botte e l'abside profondamente incassata nella muratura a sacco; e la sezione formata dalla crociera, separata dalle navate minori da arconi ricassati poggianti su semicolonne, conclusa da una cupola a spicchi. L'aula ecclesiale è coperta a capriate in bella vista. Sulla parte destra è posto il portale che da accesso al monastero e te monofore molto simili ma disassate rispetto a quelle sulla sinistra. Addossate alle pareti laterali vi sono delle semicolonne che presentano dei capitelli con pulvini molto sporgenti come nella Pieve di Scola. Una volta entrati in chiesa i primi due che si incontrano sono quelli che decorano le semicolonne al centro della navata e mostrano entrambi due figure di oranti o forse di cariatidi divise da una colonna e vestite con tuniche di diversa foggia; le figure di sinistra rappresentano due monaci minacciati da un serpente. I capitelli posti per sostenere l'arcone centrale presentano una decorazione a fogliame ma hanno i pulvini decorati a racemi e fiori a cinque punte come gli abachi della pieve di Coiano. Tutti gli altri capiteli presentano una semplice decorazione a fogliami.

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